Sei appassionato di arte? Vieni in Valle Vigezzo e visita la Scuola di belle arti Rossetti Valentini.

La Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini ha sede nel centro storico di Santa Maria Maggiore, Via Rossetti Valentini n.1, in un severo ed elegante edificio ottocentesco che, con alcune varianti significative (quali, ad esempio, le grandi finestre protette da persiane, orientamento sud-nord), risponde perfettamente ai canoni dell’architettura vigezzina.

Ingresso euro 2,00. Visite guidate per gruppi su prenotazione. tel. 336 236151 – 329 6505494.

Descrizione delle raccolte

L’esposizione permanente della Scuola presenta opere della pittura vigezzina dalla metà del Settecento a tutto il Novecento. La grande sala al primo piano ospita infatti i lavori eseguiti dai maggiori pittori vigezzini (dallo “Sparsicin” a Giacomo Rossetti, da Enrico Cavalli a Carlo Fornara), offrendo una panoramica dei principali generi nei quali i Vigezzini si sono sempre misurati: la ritrattistica e il paesaggio.
Al piano terreno, la saletta del Presidente fa bella mostra di sé con un raffinato arredo e una ricca biblioteca. Sullo stesso livello, in una stanzetta non visibile al pubblico, sono conservati i gessi settecenteschi utilizzati un tempo dagli allievi della scuola.
Nel seminterrato, nel periodo invernale, si svolge il corso di intaglio artistico del legno, i cui lavori permangono in mostra presso la sede della scuola.

Storia del Museo

La Scuola nasce con un atto di fondazione, nel 1878, del pittore Giovanni Maria Rossetti Valentini, artista vigezzino che in Francia aveva raggiunto la fama sia come pittore sia come valente insegnate di liceo. Tornato in Valle Vigezzo, decide di aprire una scuola gratuita di disegno e ornato per i ragazzi che desiderino apprendere le basi della pittura. La Scuola, dotata per l’inverno solo di una stufa a legna, diventa il fulcro di attività artistiche e intellettuali che, con il maestro Enrico Cavalli, ne faranno una scuola unica nell’arco alpino.

La Valle Vigezzo fu, di fatto, Valle dei Pittori, a partire dalla metà del Seicento, cioè da quando i Vigezzini iniziarono ad impratichirsi al mestiere, andando ad imparare l’arte del disegno e della pittura nelle botteghe artigianali che vennero aperte nei vari comuni della valle. Tra gli apprendisti che andavano a bottega, alcuni continuavano a lavorare per conto proprio in patria, mentre altri emigravano, soprattutto in Francia, seguendo itinerari già percorsi da altri, alla ricerca di una committenza disposta a spendere del denaro in cambio di un ritratto, il genere in cui maggiormente si cimentarono i Vigezzini all’estero. I quadri realizzati su ordine, pur evidenziando la perizia esecutiva, la vena realistica e il sapiente uso del colore dei maestri vigezzini, non esprimevano la felice creatività degli artisti, spesso mortificata dalle richieste convenzionali della committenza. La “ripetitività” della composizione trovava un chiaro segnale nel fatto che i pittori, durante i lunghi inverni passati in valle, preparavano il fondo delle tele e i tratti fondamentali della figura: al momento della partenza, arrotolavano le tele e, all’occasione, sceglievano quella più adatta ad essere perfezionata con i tratti somatici dell’oblatore. Nei loro viaggi, i pittori lavoravano, studiavano, facevano esperienza, conoscevano altri pittori, altri materiali, altre tecniche e tornavano in valle carichi di stampe e riproduzioni dei capolavori di grandi artisti. I pittori emigranti diventavano la cassa di risonanza di un sapere e di un confronto intellettuale acquisiti fuori valle e trasmessi, in via mediata, anche a coloro che rimanevano fra le amate montagne. Solo nell’Ottocento i pittori di valle si aprirono, dapprima, al paesaggio e alla rappresentazione della luce come elemento che permea il soggetto e, poi, ad un’idea di luce come soggetto stesso dell’opera.Recapiti

Via Rossetti Valentini,1
28857 Santa Maria Maggiore
Per informazioni: Ufficio Turistico 0324.95091

Apertura
Aperto dal 1 luglio al 9 settembre tutti i giorni, lunedì escluso, 10.00-12.30-16 – 19.30
Il resto dell’anno aperto su prenotazione
A giugno e settembre aperto il fine settimana con lo stesso orario

Piccolo parcheggio a 50 m
Parcheggio più ampio a 200m (Piazza Mercato)
Raggiungibile in automobile solo in assenza di isola pedonale
Stazione ferroviaria a 5 minuti a piedi
Molti, tra i pittori vigezzini, acquistarono una solida fama anche fuori dei confini locali, grazie alla loro maestria e alla loro operosità. Fra questi, Giuseppe Mattia Borgnis (1701-1761), Lorezo Peretti (1774 – 1851), Enrico Cavalli (1849-1919), Giovan Battista Ciolina (1870-1955), Carlo Fornara (1871-1968).
La Scuola di Belle Arti nasce per volontà di Giovanni Maria Rossetti Valentini con lo scopo di offrire ai ragazzi del posto la possibilità di acquisire gli elementi fondamentali del disegno e della pittura partecipando ai corsi gratuiti della scuola.

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